Padre Gaetano Curioni
Per quasi vent’anni fu valido collaboratore della parrocchia.
Missionario del PIME in riposo presso la casa di Rancio.
Era solito celebrare la messa domenicale delle 9,30, particolarmente partecipata dai bambini e dai ragazzi, nella chiesa parrocchiale. Nel 1962 veniva festeggiato in Acquate il suo 50° di sacerdozio, come pure 10 anni dopo, in giugno, in occasione della festa del Sacro Cuore, il suo 60° anniversario. Nello stesso anno, in novembre, ci lasciava, chiamato dal Signore in Paradiso, dopo una vita dedicata al prossimo in nome del Vangelo, sia in Italia, sia in terra di missione.
Don Lodovico Colombo
Coadiutore dal 1999 al 2004. Nato a Lecco il 17.03.1964
Ordinato il 10.06.1995 ora a Alzate Brianza
Don Flavio Riva
Coadiutore dal 1988 al 1995. Nato a Lecco il 04.05.1962
Ordinato il 11.06.1988 ora a Varese
Don Mario Conti
Coadiutore dal 1985 al 1988. Nato a Sormano il 30.06.47
Ordinato il 10.06.78 ora ad Alserio
Don Luciano Premoli
Coadiutore dal 1971 al 1985. Nato a Rovello Porro il 01.04.1941
Ordinato il 26.06.65 Ora a Parabiago
Don Giovanni Verderio
Coadiutore dal 1966 al 1971. Nato a Maestù (Spagna) il 23.05.40
Ordinato il 26.06.65 ora a Carnate
Don Franco Rho
Coadiutore dal 1955 al 1966. Nato a Cabiate (Co) il 25.04.1928
Da ragazzo, dopo gli anni scolastici, si dedicò ad umili mestieri artigianali. Entrò in seminario a 17 anni.
Ordinato sacerdote nel 1955, giunse in quello stesso anno ad Acquate come coadiutore dove si dedicò alla gioventù.
Perì in un tragico incidente automobilistico il 10.03.1966 ed è sepolto nel cimitero di Cabiate.
Durante la sua permanenza in Acquate fiorirono in Oratorio diverse opere ed attività: costruzione del Circolo Giovanile, sistemazione della gradinata del campo sportivo, rinnovamento del salone cinema-teatro ed altro ancora. Fu sacerdote educatore di anime giovanili, maestro spirituale, fratello nei bisogni e nelle difficoltà. Per i giovani acquatesi spese il meglio delle sue forze ed energie spirituali. Ancora sono in molti, soprattutto tra i suoi giovani di allora, a ricordarne l’alta figura di sacerdote, guida ed amico.
Articolo del giornale su don Franco
Don Romano Bernasconi
Coadiutore dal 1952 al 1955. Nato a Guanzate il 21.02.1928
Ordinato il 07.06.1952 – morto il 10.12.2019
Dal Notiziario di Vita Parrocchiale di Acquate – Novembre 1977-
Una testimonianza che Giancarlo Pozzi, interpretando il sentimento dei “ragazzi” dei primi Anni ‘50, ha voluto scrivere in occasione del ritorno in Parrocchia dell’ex Coadiutore Don Romano, tornato ad Acquate per ricordare con loro il XXV° Anniversario della Sua Ordinazione Sacerdotale in occasione della Festa del’Oratorio del 6 novembre 1977.
DON ROMANO: Frammenti di un ricordo
IL TEMPO
Benché la guerra fosse finita da sette anni, in molte nostre case le sue tristi conseguenze e la sua miseria non erano del tutto scomparse. In tutti gli animi, però, era forte la volontà di rinascita materiale e spirituale.
Eravamo più o meno ragazzini allora. Pantaloni alla “zuava” per i più grandi ed al “ginocchio” per i più piccini. Toppe sul sedere e zoccoli al piedi di molti; pochi, o spesso, niente spiccioli in saccoccia e tanta gioia e voglia di correre addosso.
Una liquirizia di legno fra i denti, il solito filmino sulla vita dei santi dopo dottrinetta, quattro biglie di gesso in tasca e due calci alla palla formavano un po’ il nostro mondo spensierato di quegli anni.
L’UOMO
In questo clima, verso la fine del giugno ’52, giunse ad Acquate, appena ventiquattrenne, a soli venti giorni dalla Sua Ordinazione, Don Romano Bernasconi chiamato dall’allora Cardinale Schuster a ricoprire l’incarico di Assistente, al fianco del Parroco Don Luoni, reso vacante dalla partenza dell’indimenticabile Don Emilio Parolini destinato ad assumere l’incarico di Parroco di una comunità del luinese.
Don Romano: riccioli rossi come il fuoco, sprigionati dall’eterno basco nero, occhi inquisitori da dietro gli occhiali da seminarista, fisico da fantino. Sempre sorridente e gioviale con tutti e….una grandissima passione per la Sua “Lambretta” carenata che sapeva condurre con eccessiva disinvoltura e, sulla quale, un po’ tutti abbiamo sofferto… le pene dell’inferno
Giovane fra i giovani, dinamico e pronto alla battuta in ogni occasione; animato da fede profonda, ben presto seppe conquistarsi l’affetto e la stima di molti giovani e ragazzi che, sempre più numerosi, accorrevano a Lui.
L’OPERA
Particolarmente premuroso nel visitare poveri ed infermi, Don Romano seppe trasfondere nelle anime di molti il suo profondo culto verso la Preghiera e l’Eucaristia.
Le attività parrocchiali ed oratoriane ebbero da Lui un marcato impulso rinnovatore. La stessa Azione Cattolica, fiorente baluardo delle nostre istituzioni parrocchiali, accrebbe in quantità e qualità di aderenti. Don Romano strutturò in chiave moderna l’insegnamento del Catechismo, ottenendo maggior rispondenza e partecipazione fra giovani e ragazzi.
Volle un Oratorio a tempo pieno, una specie di seconda casa per i giovani e, grazie all’ausilio di valenti cooperatori, riuscì – in brevissimo tempo – ad ottenerlo.
Seppe rispondere alle nuove esigenze sportive e ricreative dei giovani con il completamento del nuovo campo sportivo. Per i “più grandi” creò due splendidi campi bocce. Ammodernò il Salone cine-teatro; trasformò la vecchia e gloriosa “cantina” in decoroso Bar dove, giovani ed adulti potessero incontrarsi tutte le sere. Abbellì l’Oratorio con la costruzione della Grotta della Madonna di Lourdes ed eresse un monumento a San Giovanni Bosco. Ormai l’Oratorio, in meno di due anni, si era trasformato in un laborioso “Cantiere d’Anime”.
Ogni sera, decine di giovani ed adolescenti erano ordinatamente impegnati in prove di recitazione, canto, allenamento sportivo, istruzione religiosa, conferenze, organizzazione di eventi di ogni genere oppure, più semplicemente, seduti al tavolo per una partitella a scopa.
“Don Lambretta”, come a volte lo chiamavamo familiarmente, di tutto ciò ne era il maggior artefice e l’animatore discreto. In questo contesto nessuno doveva o poteva rimanere in ozio!
Ricordiamo, in particolare, i gratificanti momenti di incontro personale con Lui, il nostro padre spirituale, durante infiniti su-e-giù per il cortili, dove – a cuore aperto – ricercavamo la nostra vera identità attraverso i Suoi consigli illuminanti. Don Romano con la Sua affabilità, la Sua fede profonda e la Sua sensibilità, sapeva trasfondere nelle nostre anime giovanili una tonificante forza interiore, indispensabile per affrontare, con sicurezza e serenità, la nostra crescita umana e cristiana.
Se il giovane albero viene curato convenientemente, presto non lesinerà i suoi frutti!
Non a caso, nel frattempo, alcune belle vocazioni al Sacerdozio fiorirono fra le file della nostra gioventù. I nostri amici prescelti, accompagnati dalla nostra gioia e dalla nostra preghiera, intrapresero con entusiasmo la via del Seminario.
Questi i frutti più belli a coronamento di tante fatiche, di tanti sacrifici e tante preghiere!
Don Romano Bernasconi, dopo soli tre anni di ministero fra di noi, rispondendo alla chiamata dell’allora Cardinal Montini che – riconosciutone le straordinarie capacità educative – lo volle alla Direzione Spirituale del Seminario Diocesano di Masnago (VA).
Il 3 agosto 1955, in un afoso pomeriggio estivo, chiese di lasciare in silenzio Acquate, così come in silenzio vi era giunto.
IL RITORNO
Oggi, dopo tanti anni, Don Romano ritorna in mezzo a noi (Domenica 6 novembre 1977) per ricordare il Suo XXV° di Ordinazione Sacerdotale.
Ancora una volta ci stringeremo attorno a Lui, per esprimerGli – nella Santa Messa – il nostro rinnovato grazie, unito al nostro immutato affetto.
Cercherà di riconoscere nei nostri volti ormai adulti, un po’ scavati dagli anni, i volti raggianti espensierati dei Suoi ragazzini di tanti anni fa.
Forse non ci riconoscerà tutti ma – sicuramente – troverà nei nostri occhi lucenti di commozione, lo stesso sguardo ammirato e riconoscente di quei giorni indimenticati.
Don Emilio Parolini
Coadiutore dal 1946 al 1951 . Nato a Brentana di Sulbiate il 14.12.1922
Ordinato il 15.06.1946 – morto il 15.03.2017 a Lecco
Don Martino Alfieri
Coadiutore dal 1937 al 1946. Nato e sepolto a Bollate
Don Giulio Spreafico
Coadiutore dal 1918 al 1937. Nato a Lecco il 10.02.1882
Ordinato il 03.04.1915 morto a Milano il 10.05.1972