Don Alessandro Luoni (1949-1973)
Fu il 25° parroco di Acquate, almeno dopo quelli di cui si ha memoria storica.
Figlio di Ambrogio e Maria Azimonti, nacque a Sacconago (Busto Arsizio) il 6 gennaio 1905.
La sua famiglia, assai numerosa, non fu avara col Signore. Infatti, dei tre fratelli maschi, due furono sacerdoti (don Alessandro e Mons.Silvio) mentre delle sei sorelle, tre furono suore. Una di esse, Maria della congregazione delle Orsoline, lo servì amorevolmente per tutto il tempo che rimase ad Acquate.
La sua fu una vocazione adulta. Dall’età di 12 anni fino a quella di 20 lavorò in fabbrica, ma nel 1925 partì per Casale Monferrato, dove in tre anni, in una scuola Salesiana, superò gli studi ginnasiali.
Entrò quindi in seminario a Monza nel 1928, dove eccelse nello studio e nella preghiera. Nel 1932 passò in quello di San Pietro Martire a Severo, svolgendo anche il compito di prefetto, amato e stimato dai piccoli seminaristi, tra i quali anche il futuro prevosto di Lecco Mons.Assi.
La consacrazione sacerdotale avvenne in Duomo di Milano il 15 giugno 1935, per mano del Card.Schuster, allora Vescovo della Diocesi Ambrosiana.
Rimase due anni tra gli Oblati Vicari, nella loro sede milanese di San Gregorio, poi fu destinato come coadiutore e assistente di oratorio a Desio, dove rimase per 12 anni. In quella realtà parrocchiale seguì ed aiutò a crescere nella loro vocazione sacerdotale diversi ragazzi, tra cui quella di Don Luigi Giussani, futuro fondatore di Comunione e Liberazione. Per i giovani non fu soltanto prete assiduo al confessionale e buon predicatore, ma anche maestro di banda e di canto.
Il 6 gennaio 1949 moriva ad Acquate il parroco Don Giovanni Piatti, così la Curia Arcivescovile pubblicava un Concorso Canonico per assegnarne la Parrocchia vacante: Don Alessandro risultò l’unico concorrente e vi fu quindi nominato.
PARROCO IN ACQUATE
Il suo primo incontro con gli acquatesi avvenne il giorno dell’Angelo, il giorno dopo la Pasqua del 1949, terminata la messa delle otto, con una grande folla che lo attendeva in chiesa e fin sul sagrato.
Quello stesso giorno si recò al Santuario dove celebrò la sua prima messa in parrocchia, accompagnato sempre da molti acquatesi, desiderosi di conoscerlo e di farsi conoscere.
Secondo l’antica tradizione (Reg. nr.97 del 1827), la nomina del parroco di Acquate diveniva ufficiale solo dopo una votazione da parte dei capi famiglia (allora iscritti 860) e degli estimati (iscritti 243) e così avvenne nella domenica 24 aprile 1949, ma non votarono tutti. Nello stesso contesto si votò anche per rinunciare o meno a quello stesso diritto di eleggere i parroci in futuro.